Chi sono

Mi chiamo Mariachiara, sono una data scientist e ho il sogno di portare gli strumenti della data science ovunque nel mondo. La data science è un mix di matematica e informatica, ed è lo strumento che permette di fare cose come gli algoritmi dei social, ma anche cose più quotidiane come gestire i conti o far fare al computer quello che non vuoi più fare a mano.

La data science è l’alfabeto del XXI secolo, la chiave per capire e maneggiare il mondo in cui siamo adesso. Non può restare appannaggio dei pochi (giganti) che l’hanno capito. Deve arrivare a tutti, anche a chi è spaventato dalla matematica e dal computer, a chi ha un budget più ridotto, a chi non sa da dove partire e non sa neanche che ha un gap da colmare.

Perchè i dati, la statistica e la programmazione servono davvero a moltissime cose: a capire la realtà, a prendere decisioni sicure, a rendere automatici tutti i processi ripetitivi. Ed io immagino un mondo così, in cui ognuno è libero di esprimere la propria creatività e il proprio valore senza perdere tempo in cose meccaniche e frustranti, tipo fare la fila in posta o provare l’ennesima strategia per risolvere un problema perché quel problema è tutt’altro che chiaro.

Mariachiara Fortuna Data Scientist

Ricordo il momento in cui ho scelto di studiare statistica come una specie di folgorazione: sono sempre stata curiosa di ogni cosa, e scegliere una sola facoltà mi sembrava impossibile. Poi ho visto il tabellone degli esami di statistica e caspita, c’era tutto: marketing, demografia, antropometria, finanza, farmacoepidemiologia.. E’ stato amore. E in effetti la data science è una cassettina degli attrezzi fatta di matematica e informatica che ti permette di mettere le mani ovunque.

E in questi anni la data science mi ha davvero portato ovunque, nello spazio e nei contenuti: dall’Italia alla Norvegia agli Stati Uniti alle Canarie, dai beni confiscati alla mafia agli algoritmi di profilazione, dalle variazioni delle temperature all’ottimizzazione di investimenti marketing, dalla formazione in università all’organizzazione di eventi internazionali.

 

Pezzi di me

Sono nomade di natura, infanzia umbra, adolescenza calabra e vita adulta tra Milano e Torino, con tantissimo gironzolare: la mia casa è il mio zaino, e anche il pc. Ricordo con meraviglia il primo computer, nel ‘94: mio padre ce lo mostrò per farci vedere i giochi, ma a me affascinava Word e il fatto di poter scrivere “come nei libri”, creando cose “proprio uguali a quelle comprate”. 

Per il computer mi è rimasta sempre quella meraviglia e quel fascino: è il mio scrigno con cui posso creare le cose, con cui posso parlare col mondo, e se dovessi salvare un solo oggetto da una catastrofe nucleare, salverei lui, il mio portatilino, leggerissimo e super potente.

Un altro amore che risale all’infanzia è quello per le liste e il catalogare: all’età di otto anni avevo già fatto con il nastro carta delle etichette per dividere in categorie tutti i libri, e quando si sviluppavano le foto mi piaceva fare i mucchietti dividendole per soggetto. Questi mini grafichetti 3d mi davano una sensazione frizzante incredibile. 

Sono un’esploratrice vorace di tutti i mondi possibili: quelli fisici dei territori, quelli mentali dei contenuti e delle idee, quelli sottili delle emozioni e dello spirito. Per questo per me lavorare da freelance è sempre stata una scelta naturale: ho bisogno di un lavoro che accompagni la mia curiosità e voracità, che mi dia la libertà di esprimermi completamente e di viaggiare.

Mariachiara Fortuna Coding

Altri pezzi di me

  • Un giorno farò il nuovo rapporto Kinsey, che nun se po’ proprio fa che siamo così indietro sulla comprensione della sessualità umana
  • Tra le mie muse ci sono Sergio Marchionne, Giorgia Lupi e Karley Shortino
  • I giornali e la televisione mi disturbano quasi sempre per la loro mancanza di fact-checking. Ma il Post, per il momento, rappresenta una valida eccezione
  • Ho delle passioni ossessive che durano circa 1 anno e possono essere qualunque cosa: tra esse ha figurato fare un audiolibro di Harry Potter, la storia ebraica, il microscopio, l’orto urbano, e ora sono sul simbolismo archetipico 
  • Amo e utilizzo tantissimo R, un linguaggio di data science open source. Credo nell’open source, e penso che stia mettendo le basi di una rivoluzione che ancora non abbiamo capito quanto è potente
  • Per me la matematica e i dati sono forme e colori. Le formule non mi sono mai chiare quanto le “forme” che la matematica prende nello spazio
  • Per questo amo il bullet journal e la cancelleria, ma anche ggplot2, e tutto quello che mi permette di portare le cose in forma visuale, che è come io capisco le cose

cose che ho fatto in questi anni

2008

Mi sono trasferita a Milano dalla Calabria e iscritta a Statistica all’Università di Milano-Bicocca, dopo aver frequentato il Liceo Classico. Il primo anno è stato un massacro, però un massacro bello, poi sempre più delizioso.

2011

Ho fatto il mio primo lavoro statistico, lo stage all’Agenzia dei Beni Conquistati alla mafia, per capire le modalità di infiltrazione mafiosa in azienda. Ci ho scritto su la mia tesi e mi sono laureata in Statistica e Gestione delle Informazioni.

2012

Non contenta, mi sono iscritta alla laurea Magistrale in Biostatistica e Statistica Sperimentale. Intanto ho iniziato a collaborare come tutor nei corsi triennali, in statistica multivariata e in statistica ambientale.

2013

Sono andata in Erasmus ad Oslo, e poi ho iniziato un internship nel dipartimento di Ricerca di Statistics Norway, l’Istat della Norvegia, sulle proprietà frattali delle temperature. Mi sono laureata di nuovo. Ho aperto un blog di data journalism.

2014

Sono tornata in Italia e ho aperto la partita Iva. Ho continuato a lavorare come research assistant di J.K.Dagsvik, il mio relatore norvegese, con cui ancora ora studiamo modelli nuovi per temperature, stipendi e scelte discrete (lui fa i modelli e io scrivo il codice). Ho scoperto i coworking, tra cui Toolbox mon amour.

2015

Ho scoperto che potevo avere più clienti, e iniziato delle belle collaborazioni con aziende di consulenza in ambito loyalty e digital marketing. Ho iniziato a lavorare su modelli di profilazione della clientela e in supporto alla marketing automation, per diverse aziende e multinazionali. 

2017

Ho iniziato a seguire il training e il marketing di una piccola azienda di data science, e sono diventata responsabile della community di R di Milano, MilanoR. Parallelamente proseguiva il mio lavoro di ricerca e quello nel digital marketing.

2018

Ho tenuto la mia prima docenza universitaria di Data Science, e ho seguito un bel progetto di automazione in ambito energetico.

2019

Con il mio amico e collega Andrea Melloncelli abbiamo fondato Vanlog, un collettivo di data science con l’obiettivo di offrire soluzioni complete di data science. Abbiamo lavorato tantissimo, con aziende di ogni calibro e con università.

2020

Accanto alla consulenza e formazione via Vanlog, il collettivo di data science che ho co-fondato, sono stata responsabile di e-Rum2020, la più grande conferenza europea di R del 2020. La conferenza sarebbe stata un evento live, ma l’epidemia di Covid l’ha trasformata in uno sfidantissimo evento online, con 4 giorni di sessioni parallele e più di 100 speakers (e yoga colletivo mattina e sera!)

Mariachiara Fortuna Lavora con me

LAVORA CON ME

Numeri, dati e algoritmi sono strumenti meravigliosi per comprendere e gestire la realtà, e  sono vitali per avere potere nel mondo digitale. Una società in cui i dati sono capiti e usati da pochi è una società in cui il potere è profondamente squilibrato e la competizione è impari: per questo credo che anche per te sia importantissimo avere accesso a queste risorse.